I nostri Soci

La nostra filiera agricola è una associazione radicata sul territorio ligure che si è data delle regole e le segue con attenzione e rispetto, alla ricerca della qualità più virtuosa.
Grazie al progetto 16.4, la nostra comunità vuole e può crescere grazie ai soci soci produttori.

La giusta ricompensa

viene garantita dal nostro progetto di filiera 16.4, che commercializza e promuove i tuoi prodotti, garantendo che i frutti del tuo lavoro trovino adeguate opportunità di mercato.

I nostri valori

La nostra guida, il nostro credo. Le motivazioni che ci guidano.

1.Gli oliveti: presidio
territoriale e ambientale

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Uomo e ambiente, negli oliveti di APOL, condividono le stesse gioie e le stesse fatiche, in armonia. Gli oliveti sono sentinelle del territorio, antichi presidi di culture secolari di cui gli olivicoltori si prendono cura per produrre olive e olio ottimi, ma anche per continuare a tutelare una storia collettiva di sapienza contadina e amore per la Liguria. Le varietà di olivi sono legate al territorio e ne rappresentano le sfumature, le consuetudini gastronomiche, il lavoro, la tecnica. Un patrimonio da valorizzare e consegnare alle generazioni future.

2.Una sapienza
agricola storica

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In Liguria si tramanda una gestione agricola fatta di persone che hanno adattato tecniche, tempi e raccolte al terreno e alle sue volontà. Rispettare la sacralità della natura in questo modo ha prodotto tecniche agronomiche sempre più precise e votate alla qualità. Le aziende che portano avanti questa tradizione sono parte del tessuto sociale delle comunità: il legame affettivo e culturale che le lega al territorio è indissolubile, uno è parte delle altre e viceversa.

3.Gestione del terreno come sentinella di un intero territorio

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La Liguria vive di terrazzamenti, le più tipiche sistemazioni agrarie dei nostri oliveti, e di coltivazioni sui pendii. L’identità di paesaggio e la sua tutela passano da qui, dal lavoro certosino di tante generazioni e da quello di oggi, che ne porta avanti la manutenzione. I benefici non sono solo produttivi: previene l’erosione del suolo e ne gestisce meglio la quantità di acqua, prevenendo smottamenti e frane.

4.Diversità e valore delle cultivar locali

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La bellezza di un territorio si esprime anche nella sua varietà: le cultivar liguri si sono adattate nei secoli. La Taggiasca a Imperia e nel savonese insieme alla Pignola, l’Arnasca e la Colombaia. Nel Levante, tra Genova e La Spezia, crescono oltre alla Pignola la Razzola, la Castelnovina, la Lavagnina e la Frantoio. Ognuna ha caratteristiche forti e ha dato origine a ecotipi legati alla zona d’origine. Gli oli prodotti portano con sé la magia di sapore di tutta questa varietà.

5.Gestione accurata del suolo

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Lavorare il terreno è come una sinfonia perfetta: ogni tecnica deve essere precisa per poter produrre olive eccellenti. Gli oliveti di APOL hanno una gestione oculata del cotico erboso, lavorando il terreno il meno possibile per gestire le infestanti. Anche la concimazione è mirata, senza sprechi, per prediligere una produzione abbondante e l’equilibrio della pianta.

6.Irrigazione senza sprechi

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Intendiamo l’irrigazione, qualora attuata, come di soccorso, che va in aiuto della pianta quando si trova in stress idrico che precluderebbe la qualità delle olive, ma nulla più: irrighiamo il giusto, senza sprechi.

7.Difesa delle olive preventiva

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La mosca olearia è nemica di tutte le olive, e negli oliveti di APOL si applica una difesa guidata: si interviene con prodotti antiparassitari solo al raggiungimento di soglie di attacco critico, grazie al monitoraggio svolto dai nostri tecnici. Le aziende portano avanti una lotta preventiva con uso sinergico di caolino, rame e cattura massale.

8.La giusta raccolta

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La qualità dell’olio si fa nel campo, ma olive ottime possono produrre olio mediocre se dalla raccolta in poi non si seguono passaggi essenziali. Negli uliveti APOL la raccolta avviene nel minor tempo possibile e nel momento giusto, è parte integrante della difesa e va anticipata il più possibile. Quando le olive cominciano la fase dell’invaiatura – cioè virano il colore dal verde al viola – è tempo di iniziare, con attrezzi facilitatori e reti a terra, con una selezione meticolosa direttamente dall’albero dei frutti al giusto livello di inolizione, senza una maturazione eccessiva. 

9.Consegna e stoccaggio accurati

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Dalla raccolta alla lavorazione le olive si mantengono fresche e sane, stoccate in ambienti asciutti e ventilati, mai ammassate in contenitori senza aria. Ciò garantisce che non ci siano processi di degradazione, verso l’estrazione di un olio (o la trasformazione in salamoia) che interpreta il sapore naturale dell’oliva.

10.Trasformazione eccellente a basso impatto ambientale

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I frantoi soci di APOL lavorano a ciclo continuo con tecnologie di estrazione meccanica a bassa temperatura che preservano il sapore naturale. L’impatto ambientale è minimo perché i residui della lavorazione non generano rifiuti e si impiegano livelli minimi di acqua. Le cisterne di acciaio inox sono sigillate per evitare ossidazione e per mantenere il sapore dell’olio inalterato.